Il Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986) filosofo e pedagogo è nato in Bulgaria.Radicato nel solco della più autentica ed elevata Tradizione, l'autore propone con un linguaggio chiaro e preciso nuovi metodi per affrontare i problemi dell'esistenza. Qualunque sia il soggetto trattato, viene svolto in funzione dell'uso che l'uomo può farne per una migliore comprensione di sé e per una migliore condotta della sua vita. Anche i riferimenti alla scienza dei simboli, all'astrologia, alla cabala, all'alchimia, non sono mai l'oggetto di speculazioni astratte ma servono ad illuminare i fenomeni della vita interiore. L'insegnamento di O.M.Aïvanhov è orale ed è costituito da migliaia di conferenze tenute dal 1937 al 1985 stenografate o registrate su audio o video cassette. In Francia sono stati pubblicati più di 77 volumi tradotti, in parte, in 32 lingue.
“ Nelle chiese e nei templi è usanza accendere ceri e bruciare incenso. Perché? Perché la candela e l’incenso che bruciano sono il simbolo del sacrificio, ovvero la trasformazione di una materia bruta in una materia più sottile: luce e profumo. La luce e il profumo che accompagnano le preghiere dei fedeli e che si innalzano fino al Signore, rappresentano quello che i fedeli devono bruciare in se stessi per essere ascoltati.
Nessuna delle azioni che l’uomo compie durante la sua vita è frutto del caso; anche quelle che sembrano insignificanti contengono un significato profondo.
Perciò, ogni volta che accendete una candela o un fuoco, dovete rimanere colpiti dalla profondità di quel fenomeno che è il sacrificio e pensare che, per avere accesso ai piani superiori dell’anima e dello spirito, occorre sempre bruciare qualcosa dentro di sé. Ci sono talmente tante cose che si sono accumulate dentro di noi e che possiamo bruciare! Tutte le impurità, tutte le tendenze egoistiche, passionali.. Ecco la materia che dobbiamo bruciare per produrre una luce che non ci abbandonerà mai.”
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