Nato in un'agiata famiglia del Bengala, nel 1910 Mukunda divenne discepolo di Swami Sri Yukteswar Giri, a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya come anche i suoi genitori.
Fin da piccolo manifestò a parenti e conoscenti particolari segni della sua grandezza spirituale e della tenacia con la quale intendeva trovare Dio.
Laureatosi nel 1915 presso l'Università di Calcutta, entrò nell'ordine monastico degli Swami ricevendo il nome di Swami Yogananda (letteralmente "beatitudine", o ananda, "attraverso la divina unione", o yoga).
Nel 1920 giunse a Boston, negli Stati Uniti, in qualità di delegato indiano al Congresso Internazionale delle Religioni. Il suo intervento al Congresso (pubblicato successivamente con il titolo "La scienza della religione") fu accolto con grande partecipazione ed entusiasmo.
Sempre nel 1920 pose le basi dell'organizzazione Self-Realization Fellowship, che dal 1925 avrebbe avuto sede stabile a Los Angeles, con lo scopo di diffondere nel mondo, secondo le rivelazioni ricevute – oltre che dal suo maestro – anche dal santo himalayano Mahavatar Babaji, la sacra scienza del Kriya Yoga.
Negli Stati Uniti si dedicò a quest'opera di diffusione, tenendo lezioni e conferenze in cui illustrava i precetti dell'antica filosofia Vedica e dell'Induismo, integrandoli con il Cristianesimo. Nei suoi discorsi, Yogananda faceva molti riferimenti a Gesù e a San Francesco d'Assisi e ad altri santi e profeti sia dell'antico che nuovo testamento
"La volontà è ciò che vi rende divini. Quando rinunciate a usare quella volontà, divenite un essere mortale."
(Paramahansa Yogananda - L'eterna ricerca dell'uomo,)
"La felicità dipende in parte dalle condizioni esterne, ma principalmente dall'atteggiamento mentale. Per essere felici bisognerebbe avere buona salute, un lavoro adatto, mezzi sufficienti, essere equilibrati, e riconoscenti, ma, soprattutto, avere la saggezza, cioè conoscere Dio."
(Paramahansa Yogananda - "The Law of Success")
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