venerdì 7 agosto 2015

Li Tieguai - Il terzo degli otto immortali

Li Tieguai, uno dei Baxian, gli Otto Immortali, era stato un asceta per 40 anni, spesso rinunciando al cibo e al sonno, fino a che fu convocato da Laozi nei monti della Longevità per  tornare sulla terra e istruire il suo compagno  sulla vanità del mondo.   Al momento della partenza, Li affidò provvisoriamente al suo discepolo il proprio involucro carnale, chiedendogli di cremarlo soltanto se non fosse stato di ritorno entro sette giorni. Ma accadde che il sesto giorno il discepolo venuto a sapere che sua madre era in fin di vita, senza aspettare, bruciò il corpo del padrone e partì per recarsi al capezzale della moribonda. Ma il giorno dopo l'anima di Li Tieguai era di ritorno; cercò invano il proprio corpo e al suo posto trovò soltanto un mucchietto di ceneri. L'anima, disperata, partì allora alla ricerca di un altro corpo in cui alloggiare e, in un bosco, trovò soltanto il cadavere di un mendicante zoppo e orrendo, morto di fame. In mancanza di meglio l'anima vi si rifugiò, e da quel giorno Li Tieguai, suo malgrado, si trovò in questo corpo d’invalido, piuttosto sgradevole.       








Li è quindi raffigurato nell'arte come  mendicante cencioso e zoppo con una stampella di ferro e con in mano una fiaschetta da pellegrino contenente i suoi medicinali magici e, nell'altra, un bastone di ferro a cui si appoggia. Ha un'aria poco invitante e dalla sua zucca escono turbinando misteriosi vapori.  un vecchio   Fu Xi Wang Mu, la "Dama‑Regina dell'ovest" a rivelargli l'arte di diventare immortale. 
Nel corso delle sue peregrinazioni sulla terra, si dice che sospendesse la propria borraccia a una fessura della parete della propria stanza, e dopo essersi magicamente rimpicciolito fino a raggiungere le dimensioni di una rana, la notte vi si rifugiasse all'interno, per dormire. Il giorno dopo ne usciva, ritornando per incanto alle normali dimensioni. Il suo spirito vitale poteva abbandonare a piacimento gli stracci carnali e assumere una natura eterea e informe.






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