venerdì 7 agosto 2015

Zhang Guolao - Il settimo degli otto immortali








Zhang Guolao sarebbe vissuto nell’VIII secolo; simboleggia la vecchiaia. Famoso eremita delle montagne dello Shanxi, declinava regolarmente gli inviti che gli venivano fatti per recarsi a Corte, e morì improvvisamente il giorno in cui alla fine accettò. Tra i poteri magici, aveva quello di diventare invisibile o di bere senza battere ciglio tazze di fortissimi veleni. È raffigurato come un vecchio barbuto, dallo sguardo vivace, talvolta con in testa un berretto da letterato, ornato di una piuma di fenice. Porta sempre sulla schiena un bambù cavo da cui escono due bacchette piegate (uno strumento musicale a percussione).  Viaggiava su una infaticabile mula bianca, capace di percorrere quotidianamente centinaia di leghe .Venuta la notte, appiattiva la sua mula come un foglio di carta, la piegava in quattro o in otto parti e la metteva al riparo nella sua borsa o nella scatola per i fazzoletti, che talvolta gli si vede tenere in mano. La mattina sputava sulla carta e la inumidiva, poirestituiva alla mula le sue forme animali naturali. Ed entrambi riprendevano il cammino.
Simbolo di Zhang è un pesce tamburo, uno strumento in grado di sollevare un forte rumore.
Nell’iconografia popolare, come nel caso della cicogna anglosassone, talvolta si vede il nostro Immortale portare un neonato a giovani donne sposate. 





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