giovedì 13 novembre 2014

La sillaba Oṃ nel Buddhismo








Nel Buddhismo la sillaba Oṃ con i suoi sacri significati è stata propugnata, diffusa e spiegata fin dalle prime Upaniṣad vediche, quindi almeno dal VI secolo a.C. In ambito buddhista la si riscontra nel c.d. "Buddhismo esoterico" oggi afferente ai Canoni cinese e tibetano.

Nel primo ambito, la sillaba Oṃ è pronunciata all'inizio delle dhāraṇī riguardanti il garbhadhātu (胎藏界). Sempre in questo ambito le tre componenti fonetiche dell'Oṃ, ovvero A/U/M, vengono rispettivamente ad indicare le tre parti del Trikāya: 
dharmakāya (Corpo del Dharma),  saṃbhogakāya (Corpo di Fruizione) e nirmāṇakāya. (Corpo di Emanazione)

In ambito tibetano è invece posto nell'importante mantra Om Mani Peme Hung (tib., sanscrito Oṃ Maṇi Padme Hūṃ) relazionato al bodhisattva della compassione Avalokiteśvara.















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